martedì 17 marzo 2015

L'oro rosso di Verona

   Il radicchio è un ortaggio dalle numerose proprietà benefiche e depurative. Grazie all'alto contenuto di acqua, favorisce la digestione e il buon funzionamento dell'intestino. Se si parla poi del radicchio di Verona IGP, i benefici non finiscono qui! 
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Si caratterizza per il tipico colore rosso e per l'elevato apporto di antiossidanti, capaci di rallentare l'invecchiamento cellulare.
Anticamente chiamato "cicoria rossa", il radicchio di Verona affonda le sue radici in un lontano passato.
Nel quadro "Le nozze di Cana", realizzato da Leandro da Ponte, possiamo ammirare il suo progenitore: il radicchio rosso di Treviso, ritratto nell'angolo in basso a sinistra.


 
Leandro da Ponte, Le Nozze di Cana
    Nel 1700, il radicchio di Verona veniva coltivato nei "broli" tra gli interfilari degli alberi da frutto. Solo alla fine del XVIII secolo la coltivazione si è specializzata grazie alla tecnica dell' "imbiancamento", importata dal belga Francesco Van Den Borre. Sistemati a mazzi in buche scavate nei letamai, i radicchi venivano puliti nel caldo delle stalle, privati delle foglie esterne e venduti al mercato con il nome di zermoli.
"Precoce" o "tardivo" che sia, il radécio costituisce un alimento fresco, alleato della nostra salute e apprezzato non solo dai palati veronesi.
Per preparare un semplice e gustoso piatto a base di radicchio rosso, visitate il nostro ricettario.  


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